Giovan Bartolo Botta

Stato d’emergenza

In poesie di quarantena, polverie o poesie on aprile 24, 2024 at 5:35 PM

Stato d’emergenza

stato d’emergenza

tentazione di ripicca, affabulazione

stato d’emergenza

stato d’emegrenza

lì dove, tutto è lecito

lì dove, tutto fa brodo

lì dove, tutto è permesso

lì dove, tutto è concesso

compreso l’abuso

concessa la sevizia

accettato lo sfregio

apprezzato, lo sputo, lo smacco

ricercata, adorata, la tortura

stato d’emergenza

stato d’emergenza

lì dove non vedi l’ora

di metterlo in culo a qualcheduno

stato d’emergenza

stato d’emergenza

ti piace la parola!?

ti gusta la parola!?

ti sfama, ti disseta!?

il gusto è quello giusto!?

stato d’emergenza

stato d’emergenza

ti piace come suona!?

c’hai già le bave, le traveggole

ti sudano le mani, i piedi

ti puzza il fiato

ti nastano le ascelle, carogna

come nel sesso spinto

ti si scoppiano i coglioni

la vulva ti si imbroda

te la senti calda

rasenti la superbia

tronfio, infamia, spia

tradire a tradimento

fremoposta, livore sulla faccia

stato d’emergenza

stato d’emergenza

tentazione di ripicca, affabulazione

stato d’emergenza

stato d’emergenza

veleno, che ghiottoneria!

cialtrone, vipera, serpe

maschera di gesso!

valanghe di merda

che ti montano la testa

stato d’emergenza

stato d’emergenza

questo sei, questo fa per te

che così ti puoi sfogare

che così la puoi sfangare

stato d’emergenza

stato d’emergenza

nullità, falsità, dito in gola, soldo di cacio

fasullo, fuffa, finta, stronza paranoia!

e guardati allo specchio, prima che si rompa!

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