Giovan Bartolo Botta

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danneggiati da vaccino – la testimonianza di Sabrina Benussi

In attualità on settembre 6, 2023 at 7:45 PM

Sabrina Benussi vive dai suoi 58 anni a Trieste, e per non perdere il posto di lavoro e perché ritenuta “fragile” (in quanto diabetica), si è vaccinata. Non immaginava che questa scelta -fatta per la tutela del proprio corpo e del benessere collettivo- nascondesse la rovina del suo stato di salute, l’impossibilità di lavorare e la perdita del suo stile di vita.

Sabrina, grazie per aver scelto di raccontarci la sua testimonianza. Quando ha eseguito la somministrazione del vaccino anti-Covid?

Ho eseguito due dosi di Pfizer, rispettivamente il 22 maggio e 19 giugno del 2021, entrambe senza effetti collaterali degni di nota. Il 12 gennaio 2022 ho eseguito la terza dose con Moderna e ho subito accusato dei mancamenti. Il 1 marzo del 2022 avevo finalmente trovato un lavoro a tempo indeterminato vicino al mio comune; mentre mi recavo al lavoro sono svenuta alla stazione. Sono stata soccorsa e dopo diversi esami, i medici hanno stabilito che si trattasse di ansia e depressione somatizzati. In effetti la mia indole tende talvolta all’eccessiva preoccupazione ma mai nella mia vita avevo avuto simili disturbi fisici. Dopo questo svenimento ho continuato a soffrire di un senso di “ubriachezza”, io lo chiamo così. Mi sentivo frastornata e intontita. Un neurologo privato ha valutato di fare degli accertamenti dato che nel 2013 avevo subito un lieve infarto celebrale.

Ma il giorno prima del ricovero, a fine marzo 2022, ho preso il Covid, che è durato più di 5 settimane. Dopo il Covid il senso di ubriachezza era decisamente accentuato e in più erano emerse anche scosse in tutto il corpo, forte fotofobia, insonnia prolungata, mi capitava anche di vedere doppio. Ero spaventata da ciò che mi succedeva. Sono dimagrita di dieci chili. Alcuni medici dicevano che era long-Covid e altri depressione. All’inizio me ne stavo convincendo anche io, così mi sono rivolta ad uno psichiatra, come consigliato dal mio medico di base. Lo psichiatra stesso ha affermato che non avevo bisogno del suo intervento.

Tra agosto e settembre 2022 ho avuto di nuovo il Covid. Per fortuna che in questa occasione il mio oculista di famiglia ha risolto almeno il problema della fotofobia. E’ stato l’unico medico che ha creduto che i miei malesseri potessero essere causati dalla vaccinazione. Anche i miei parenti mi hanno creduto. E meno male, perché conosco diverse persone che non sono state credute neppure dai famigliari!

Sono stata indirizzata ad un centro specializzato in long-Covid, struttura che fa parte dell’ospedale Maggiore Catinara di Trieste, e dagli esami specialistici svolti lì sono emersi disordini neurologici.

Come mai si è sottoposta a tre dosi di questo prodotto farmaceutico?

Dopo 15 anni avevo perso il lavoro e quello appena ritrovato non intendevo perderlo. Alla mia età non è facile saltare da un lavoro all’altro, non ti assumono facilmente. Ho sbagliato e sono pentita, avrei dovuto informarmi meglio ma in quel momento mi sono sentita un po’ in trappola.

Come sta oggi?

Ad oggi oltre al senso di intontimento generale e costante soffro anche di mancanza di memoria, momenti di assenza, istanti in cui perdo il filo di quello che sto facendo, problemi di concentrazione, acufeni, disbiosi, colesterolo alle stelle, diabete. Il mio corpo è impazzito, il mio sistema immunitario è debole. Ho anche strascichi di alcuni virus come citomegalovirus ed herpes virus epstein barr che risultano dalle mie analisi.

Mi sforzo di tenermi attiva e camminare ma dopo pochi passi ho già l’affanno, i miei ritmi non sono più quelli di due anni fa. Ho fatto tanti mestieri diversi tra cui la commessa, la dipendente in lavanderia, le pulizie, la postina, il lavoro che svolgevo quando mi sono vaccinata, e quando è iniziato il calvario. Ero appassionata di camminate nella natura, concerti, fotografia, realizzavo creazioni di bigiotteria: oggi è diventato difficile portare avanti anche queste piccole passioni e distrazioni. Attualmente non riesco a guidare, sono un pericolo per me stessa e per gli altri, non riesco a reggere la frenesia del lavoro di consegna della posta. Alcuni giorni non sa che fatica alzarmi dal letto e pensare a tutto quello che dovrò affrontare, nel corpo e nel cuore. Per non parlare delle spese per tutte le visite mediche private e i tentativi di cura.

Lei ha scritto agli organi sanitari, giuridici, ministeriali, competenti in materia, per denunciare quello che le è successo?

No, non lo ho fatto in realtà. Mi sento molto sola e conservo le mie forze per le visite mediche, stare meglio e tornare al lavoro e alle mie attività. A fine agosto ho in agenda un appuntamento per ottenere un eventuale sussidio di invalidità. Io rivorrei la mia vita e la mia indipendenza, ma se non posso ottenerla, vorrei almeno essere in grado di mantenermi.

Le facciamo i nostri sinceri auguri per questo esame e per tutto il resto.

Che idea si è fatta su quanto successo nel nostro paese negli ultimi tre anni? Il panico da virus ha rintontito tutti i medici?

Ho un fratello che da anni mi avverte sui pericoli nascosti in tutte le vaccinazioni; quando i miei figli erano piccoli mi aveva dato un volumetto da leggere che mi aveva fatto inorridire. Avrei dovuto dargli retta. Qui non si tratta di errore umano, ma di una volontà anti-umana. Secondo alcuni volti che non vediamo e che sono molto forti, siamo troppi sulla terra e vogliono eliminarci. Questa è la mia opinione e al momento non c’è nulla che mostri il contrario.

Grazie a voi per questa opportunità di raccontare la mia storia, so che è simile e diversa da molte altre e prima o poi ci dovrà essere giustizia anche per noi.

Testimonianza raccolta da

Giulia Bertotto per QuotidianoWeb

Danneggiati da vaccino – la testimonianza di Claudio

In attualità on settembre 6, 2023 at 12:20 PM

#uniti&solidali

Vicini al dolore della famiglia di Claudio, ci uniamo a voi.

Claudio, uno di noi, un invisibile danneggiato da vaccino, con la vita da nuotatore professionista rovinata. Oltre il danno nel corpo l’isolamento, il non essere creduto, l’ostracizzazione ha ferito la sua anima. Irrimediabilmente. Claudio ha scelto di non essere più tra di noi.

A tutti coloro, medici e non, vaccinati e non, esponenti istituzionali che vi girate dall’altra parte di fronte alla SOFFERENZA umana causata da Vaccino anti covid-19, gridiamo: VERGOGNA.

Prima o poi allo specchio vi guarderete e con disabili e morti sulle vostre spalle, non reggerete alla vostra stessa immagine.

Dalla pagina FB di Claudio

Ma come vi permettete ancora …?

…siete veramente così presuntuosi da pensare sul serio che una persona che ha dedicato tutto se stesso per lo sport, l’ attività fisica ed il benessere proprio e degli altri…possa da un giorno all’altro smettere tutto e spendere migliaia di euro in visite di ogni genere perché si sta sognando un malessere?

Sono stato danneggiato da una reazione che insieme agli effetti del covid ha creato un danno molto grave a livello neurologico e fisiologico che mi sta letteralmente IMPEDENDO di svolgere una vita normale e rispettosa.

Da fuori non si può e non si potrà mai capire ma questo non vuol dire che siete autorizzati a sparare sentenze senza alcun ritegno

Se fosse veramente come sostengono alcuni di voi non ci sarebbe stato alcun problema ad ammetterlo.

Il fatto è che non è così purtroppo e sottolineo PURTROPPO …perché ne ho la prova ogni secondo che passa… ed io con la poca forza e lucidità che mi rimangono…sto cercando disperatamente di ritrovare la vita che mi è stata tolta e lo farò finché mi batterà il cuore.

Molti al mio posto si sarebbero già messi una corda al collo senza pensarci due volte. La mia situazione si sta aggravando con sintomi sempre più spaventosi che non so come ancora riesco a sopportare.

Articolazioni, pelle, organi e soprattutto deficit cognitivi da paragonare a quelli di un grave trauma cerebrale. Sensibilità, cognizione, termoregolazione, equilibrio, vista, appetito, sete, impulsi, desideri, funzionalità organiche, emozioni, percezioni, dolore…in una parola…LA VITA!

Sono spaventato, non riesco a trovare un rimedio anche se penso purtroppo che non ci sarà molto da fare…la speranza è l’ultima a morire, ma anche la dignità non può essere calpestata.

Quindi per cortesia, mettetevi una mano sulla coscienza e l’altra sul cuore e dal momento che non potete capire ciò che realmente è successo, che ho vissuto e sto vivendo, abbiate per lo meno il buon senso di non giudicare.

Spero che queste mie parole siano servite a capire almeno in parte il danno che ho subito.

Per fortuna ci sono tante persone che non hanno mai dubitato un solo istante e che mi sostengono in questa guerra estenuante.

Il mio grazie é per voi, per quelli che mi conoscono sul serio.

Claudio

Testimonianza raccolta dal

Comitato Ascoltami

per i danneggiati da vaccino

Danneggiati da vaccino – la testimonianza di Claudio

In attualità on settembre 6, 2023 at 12:17 PM

#uniti&solidali

Vicini al dolore della famiglia di Claudio, ci uniamo a voi.

Claudio, uno di noi, un invisibile danneggiato da vaccino, con la vita da nuotatore professionista rovinata. Oltre il danno nel corpo l’isolamento, il non essere creduto, l’ostracizzazione ha ferito la sua anima. Irrimediabilmente. Claudio ha scelto di non essere più tra di noi.

A tutti coloro, medici e non, vaccinati e non, esponenti istituzionali che vi girate dall’altra parte di fronte alla SOFFERENZA umana causata da Vaccino anti covid-19, gridiamo: VERGOGNA.

Prima o poi allo specchio vi guarderete e con disabili e morti sulle vostre spalle, non reggerete alla vostra stessa immagine.

Dalla pagina FB di Claudio

Ma come vi permettete ancora …?

…siete veramente così presuntuosi da pensare sul serio che una persona che ha dedicato tutto se stesso per lo sport, l’ attività fisica ed il benessere proprio e degli altri…possa da un giorno all’altro smettere tutto e spendere migliaia di euro in visite di ogni genere perché si sta sognando un malessere?

Sono stato danneggiato da una reazione che insieme agli effetti del covid ha creato un danno molto grave a livello neurologico e fisiologico che mi sta letteralmente IMPEDENDO di svolgere una vita normale e rispettosa.

Da fuori non si può e non si potrà mai capire ma questo non vuol dire che siete autorizzati a sparare sentenze senza alcun ritegno

Se fosse veramente come sostengono alcuni di voi non ci sarebbe stato alcun problema ad ammetterlo.

Il fatto è che non è così purtroppo e sottolineo PURTROPPO …perché ne ho la prova ogni secondo che passa… ed io con la poca forza e lucidità che mi rimangono…sto cercando disperatamente di ritrovare la vita che mi è stata tolta e lo farò finché mi batterà il cuore.

Molti al mio posto si sarebbero già messi una corda al collo senza pensarci due volte. La mia situazione si sta aggravando con sintomi sempre più spaventosi che non so come ancora riesco a sopportare.

Articolazioni, pelle, organi e soprattutto deficit cognitivi da paragonare a quelli di un grave trauma cerebrale. Sensibilità, cognizione, termoregolazione, equilibrio, vista, appetito, sete, impulsi, desideri, funzionalità organiche, emozioni, percezioni, dolore…in una parola…LA VITA!

Sono spaventato, non riesco a trovare un rimedio anche se penso purtroppo che non ci sarà molto da fare…la speranza è l’ultima a morire, ma anche la dignità non può essere calpestata.

Quindi per cortesia, mettetevi una mano sulla coscienza e l’altra sul cuore e dal momento che non potete capire ciò che realmente è successo, che ho vissuto e sto vivendo, abbiate per lo meno il buon senso di non giudicare.

Spero che queste mie parole siano servite a capire almeno in parte il danno che ho subito.

Per fortuna ci sono tante persone che non hanno mai dubitato un solo istante e che mi sostengono in questa guerra estenuante.

Il mio grazie é per voi, per quelli che mi conoscono sul serio.

Claudio

Testimoninza raccolta dal

Comitato Ascoltami

per i danneggiati da vaccino

danneggiati da vaccino – La testimonianza di Benedetta

In attualità on settembre 5, 2023 at 10:28 am

Ogni volta che inizio a scrivere questo post, da un anno a questa parte, mi interrompo e cancello tutto. È troppo. Rivivere quei momenti, che poi non sono semplici momenti ma lunghi periodi di agonia, non è semplice.

Mi chiamo Benedetta, ho 35 anni e vi scrivo dalla Sicilia. Sono trascorsi 16 mesi da quando mi sono sottoposta a quel veleno. Non riesco nemmeno a definirlo “vaccino”. Quest’ultimo dovrebbe in qualche modo tutelarci, non rovinarci l’esistenza. Non utilizzo mai parole a caso. Sì, è una semplice “esistenza”. Questa non è vita.

Io non volevo vaccinarmi. Ma non ho famiglia, nessun aiuto economico, avevo bisogno di lavorare. Quando mi candidavo per i colloqui, la prima domanda che mi facevano era sempre la stessa.

“Ce l’hai il green pass?”

E una mattina di ottobre mi ritrovai dentro quella sala, a compilare scartoffie che probabilmente non hanno neanche letto, a spiegare ai medici che avevo già sviluppato una pericardite post-Covid e non mi sentivo molto serena a sottopormi alla procedura. Mi dissero che, a maggior ragione, avrei dovuto farlo. Era per “tutelarmi”. A pensarci ora, tornerei indietro e non oso immaginare come reagirei.

I primi giorni mi sentii come se avessi l’influenza. Con la differenza che, invece della febbre, avevo la temperatura eccessivamente bassa. Ero gelida, avevo brividi, sudavo e perdevo pus da un occhio. Poi iniziarono i dolori in testa. Scosse di pochi minuti ma insopportabili. Non avevo mai sofferto nemmeno di una banale emicrania in vita mia. Arrivai ad avvertire allucinazioni uditive, la notte non dormivo e mi giravo e rigiravo nel letto in preda alla confusione.

Ma il dramma non era ancora iniziato.

Al quattordicesimo giorno la mia vita si è fermata. Quella sera ho avvertito battiti insoliti, violenti colpi al petto che non riuscivo a contestualizzare. In pochi minuti, la situazione è degenerata. Il ritmo cardiaco era talmente veloce che mi aspettavo scoppiasse il cuore da un momento all’altro, ansimavo e non riuscivo a mettere a fuoco. Le mie coinquiline chiamarono il 118, i paramedici registrarono una fibrillazione atriale in atto e pressione alle stelle. Nel frattempo un bruciore acido, caldo e nauseabondo che sentivo salire dallo stomaco alla testa. Sintomi che mi accompagneranno per parecchi mesi quasi ogni giorno. Ogni santo giorno.

Mi recai al pronto soccorso più volte. Non potevo nemmeno nominare quella parola, mi fulminavano con lo sguardo e trattavano con sufficienza.

Nei giorni a seguire sviluppo una fobia per il cibo. Qualunque cosa mangiassi, tornavano quei maledetti sintomi. Stomaco e cuore completamente impazziti.

Il ciclo mestruale si altera. Non ne avevo mai sofferto. Un mese avevo emorragie e il successivo appena due macchie. Dolori da piegarsi in due. Vampate di calore neanche fossi in menopausa.

I linfonodi del collo gonfi e doloranti. Non so più cosa si provi ad ingoiare un sorso d’acqua senza provare malessere.

Poi arrivarono i dolori alle articolazioni e ai tendini. Talmente forti che spesso ero costretta a rimanere tutto il giorno a letto. Non potevo muovere le dita delle mani. Stavo lì a fissarle, a sforzarmi di fare il minimo movimento. Persino il semplice tentativo mi provocava dolori indicibili.

E pensare che non avevo mai pianto per il dolore fisico. I miei amici invidiavano che non mi ammalassi mai. L’ultima influenza risaliva ai miei 10 anni, dopodichè il mio sistema immunitario diventò una sorta di supereroe. Che ironia. Forse è il motivo per cui, almeno fino ad oggi, sono ancora viva.

Ma non fu soltanto il fisico ad affrontare quel maremoto di sensazioni sgradevoli. La mente iniziò a vacillare. Non potevo sentir parlare di eventi spiacevoli, persino i più banali. Entravo in uno stato di puro terrore, incontrollabile e inconsolabile.

Qualcuno di voi potrebbe dire: “Embè? Un normalissimo attacco di panico”.

No. E ve lo dice una che conosce molto bene il Disturbo da Attacchi di Panico. Che li gestiva egregiamente da 15 anni, senza una ricaduta. Ve lo dice una che viaggiava da sola, che si è ritrovata in situazioni stressanti e pressanti, senza crollare.

Ve lo dice una che ha visto il proprio padre morto davanti agli occhi, all’improvviso. Senza potersi permettere il lusso di perdere il controllo.

Quindi vi assicuro che no, questi non sono semplici attacchi di panico. Mi sento tutt’oggi in ostaggio di qualcosa troppo più grande di me.

Naturalmente è iniziato un pellegrinaggio infinito tra specialisti di ogni settore. Qualcuno ha avuto il coraggio di ammettere la correlazione col vaccino ma senza scriverlo nero su bianco. Come fosse una confidenza da mantenere nell’ombra. Qualcun altro mi ha detto di essere “stressata” e mi ha prescritto ansiolitici e antidepressivi. Ho scoperto di avere allergie e sensibilità alimentari che prima non avevo. Come se il mio intestino fosse stato completamente riprogrammato. Ho perso 20 kg, raggiungendo la condizione di “grave magrezza”.

Ad oggi, nessuno mi ha mai dato una cura, indicazioni da seguire, se non qualche integratore di vitamine che ha semplicemente alleviato alcuni sintomi.

Ho dilapidato i miei risparmi per visite mediche durante le quali nessuno ha mai cercato di approfondire l’origine dei miei problemi. Ho difficoltà a trovare lavoro poichè ho dovuto eliminare dalla lista tutte le mansioni che richiedono sforzi fisici, impossibili da affrontare quando mi si infiammano le articolazioni. Mi ritrovo troppo spesso a pensare che non vale più la pena lottare.

Sono stanca. Sono stanca di illudermi che domani andrà meglio. Che troverò un bravo medico in grado di gestire una situazione tanto complessa. Mi basterebbe iniziare dal sentirmi quantomeno capita. Dal sapere che una soluzione, da qualche parte, c’è. Se voi aveste indicazioni da darmi in merito, ve ne sarei eternamente grata. Prima di impazzire completamente.

Perchè, ripeto, questa non è più vita.

Grazie in anticipo per avermi letto. Seguo la vostra pagina e mi sento meno sola.

testimonianza raccolta

dal Comitato Ascoltami

per i danneggiati da vaccino

danneggiati da vaccino – La testimonianza di Benedetta

In attualità on settembre 5, 2023 at 10:23 am

Ogni volta che inizio a scrivere questo post, da un anno a questa parte, mi interrompo e cancello tutto. È troppo. Rivivere quei momenti, che poi non sono semplici momenti ma lunghi periodi di agonia, non è semplice.

Mi chiamo Benedetta, ho 35 anni e vi scrivo dalla Sicilia. Sono trascorsi 16 mesi da quando mi sono sottoposta a quel veleno. Non riesco nemmeno a definirlo “vaccino”. Quest’ultimo dovrebbe in qualche modo tutelarci, non rovinarci l’esistenza. Non utilizzo mai parole a caso. Sì, è una semplice “esistenza”. Questa non è vita.

Io non volevo vaccinarmi. Ma non ho famiglia, nessun aiuto economico, avevo bisogno di lavorare. Quando mi candidavo per i colloqui, la prima domanda che mi facevano era sempre la stessa.

“Ce l’hai il green pass?”

E una mattina di ottobre mi ritrovai dentro quella sala, a compilare scartoffie che probabilmente non hanno neanche letto, a spiegare ai medici che avevo già sviluppato una pericardite post-Covid e non mi sentivo molto serena a sottopormi alla procedura. Mi dissero che, a maggior ragione, avrei dovuto farlo. Era per “tutelarmi”. A pensarci ora, tornerei indietro e non oso immaginare come reagirei.

I primi giorni mi sentii come se avessi l’influenza. Con la differenza che, invece della febbre, avevo la temperatura eccessivamente bassa. Ero gelida, avevo brividi, sudavo e perdevo pus da un occhio. Poi iniziarono i dolori in testa. Scosse di pochi minuti ma insopportabili. Non avevo mai sofferto nemmeno di una banale emicrania in vita mia. Arrivai ad avvertire allucinazioni uditive, la notte non dormivo e mi giravo e rigiravo nel letto in preda alla confusione.

Ma il dramma non era ancora iniziato.

Al quattordicesimo giorno la mia vita si è fermata. Quella sera ho avvertito battiti insoliti, violenti colpi al petto che non riuscivo a contestualizzare. In pochi minuti, la situazione è degenerata. Il ritmo cardiaco era talmente veloce che mi aspettavo scoppiasse il cuore da un momento all’altro, ansimavo e non riuscivo a mettere a fuoco. Le mie coinquiline chiamarono il 118, i paramedici registrarono una fibrillazione atriale in atto e pressione alle stelle. Nel frattempo un bruciore acido, caldo e nauseabondo che sentivo salire dallo stomaco alla testa. Sintomi che mi accompagneranno per parecchi mesi quasi ogni giorno. Ogni santo giorno.

Mi recai al pronto soccorso più volte. Non potevo nemmeno nominare quella parola, mi fulminavano con lo sguardo e trattavano con sufficienza.

Nei giorni a seguire sviluppo una fobia per il cibo. Qualunque cosa mangiassi, tornavano quei maledetti sintomi. Stomaco e cuore completamente impazziti.

Il ciclo mestruale si altera. Non ne avevo mai sofferto. Un mese avevo emorragie e il successivo appena due macchie. Dolori da piegarsi in due. Vampate di calore neanche fossi in menopausa.

I linfonodi del collo gonfi e doloranti. Non so più cosa si provi ad ingoiare un sorso d’acqua senza provare malessere.

Poi arrivarono i dolori alle articolazioni e ai tendini. Talmente forti che spesso ero costretta a rimanere tutto il giorno a letto. Non potevo muovere le dita delle mani. Stavo lì a fissarle, a sforzarmi di fare il minimo movimento. Persino il semplice tentativo mi provocava dolori indicibili.

E pensare che non avevo mai pianto per il dolore fisico. I miei amici invidiavano che non mi ammalassi mai. L’ultima influenza risaliva ai miei 10 anni, dopodichè il mio sistema immunitario diventò una sorta di supereroe. Che ironia. Forse è il motivo per cui, almeno fino ad oggi, sono ancora viva.

Ma non fu soltanto il fisico ad affrontare quel maremoto di sensazioni sgradevoli. La mente iniziò a vacillare. Non potevo sentir parlare di eventi spiacevoli, persino i più banali. Entravo in uno stato di puro terrore, incontrollabile e inconsolabile.

Qualcuno di voi potrebbe dire: “Embè? Un normalissimo attacco di panico”.

No. E ve lo dice una che conosce molto bene il Disturbo da Attacchi di Panico. Che li gestiva egregiamente da 15 anni, senza una ricaduta. Ve lo dice una che viaggiava da sola, che si è ritrovata in situazioni stressanti e pressanti, senza crollare.

Ve lo dice una che ha visto il proprio padre morto davanti agli occhi, all’improvviso. Senza potersi permettere il lusso di perdere il controllo.

Quindi vi assicuro che no, questi non sono semplici attacchi di panico. Mi sento tutt’oggi in ostaggio di qualcosa troppo più grande di me.

Naturalmente è iniziato un pellegrinaggio infinito tra specialisti di ogni settore. Qualcuno ha avuto il coraggio di ammettere la correlazione col vaccino ma senza scriverlo nero su bianco. Come fosse una confidenza da mantenere nell’ombra. Qualcun altro mi ha detto di essere “stressata” e mi ha prescritto ansiolitici e antidepressivi. Ho scoperto di avere allergie e sensibilità alimentari che prima non avevo. Come se il mio intestino fosse stato completamente riprogrammato. Ho perso 20 kg, raggiungendo la condizione di “grave magrezza”.

Ad oggi, nessuno mi ha mai dato una cura, indicazioni da seguire, se non qualche integratore di vitamine che ha semplicemente alleviato alcuni sintomi.

Ho dilapidato i miei risparmi per visite mediche durante le quali nessuno ha mai cercato di approfondire l’origine dei miei problemi. Ho difficoltà a trovare lavoro poichè ho dovuto eliminare dalla lista tutte le mansioni che richiedono sforzi fisici, impossibili da affrontare quando mi si infiammano le articolazioni. Mi ritrovo troppo spesso a pensare che non vale più la pena lottare.

Sono stanca. Sono stanca di illudermi che domani andrà meglio. Che troverò un bravo medico in grado di gestire una situazione tanto complessa. Mi basterebbe iniziare dal sentirmi quantomeno capita. Dal sapere che una soluzione, da qualche parte, c’è. Se voi aveste indicazioni da darmi in merito, ve ne sarei eternamente grata. Prima di impazzire completamente.

Perchè, ripeto, questa non è più vita.

Grazie in anticipo per avermi letto. Seguo la vostra pagina e mi sento meno sola.

testimonianza raccolta dal Comitato Ascoltami

per i danneggiati da vaccino

danneggiati da vaccino – La testimonianza di Luca

In attualità on settembre 4, 2023 at 12:37 PM

Sono Luca un uomo di 46 anni che era in salute ottima (a parte asma lieve che mi porto dietro fin da piccolo).

Ho avuto covid a febbraio 2021 con forti sintomi 40 gg ma con antibiotici e cortisone…ho evitato ospedale…poi a parte i sintomi long covid classici ..nebbia mentale stanchezza diffusa e odori che faticavo a percepire ero tornato al 80 %del mio stato di salute iniziale x fortuna.. poi a fine agosto 2021 contro voglia e quasi costretto da lavoro green pass e pressione di medici che mi invitavano fortemente a vaccinarmi, mi sono vaccinato con pfizer, nonostante avessi valori sierologici positivi di molto:

Anti-cov sars2 igG 195 BAU WHO/ml (positivo >7)

Anti-cov sars2 IgM 0.59

Mi hanno indotto a vaccinarmi ugualmente. Il giorno prima del vaccino ho giocato a pallone per vedere se il mio stato fisico fosse rimasto uguale, tutto bene fino a 13 ore dopo. Di notte mi sono alzato con il cuore a 1000, brividi forti nonostante fosse agosto, febbre a 39 e stanchezza enorme, non riuscivo ad uscire dal letto dalla fatica.. tutto questo è durato 3gg e ho abbassato la febbre. Da lì in avanti ho avuto una forte astenia che si protraeva costantemente nei gg. Dopo 20 gg che non miglioravo ho iniziato a fare visite ed esami, mi dicevano nonostante l’astenia forte che gli esami generici fossero ok, tranne valore reni urea più alti. Passano i mesi e la situazione era sempre simile, non avevo più la mia energia di sempre (prima mi alzavo con 40 flessioni), avevo una stanchezza persistente come se avessi acido lattico costante nelle gambe. A febbraio 2022 riprendo il covid e passo 2 settimane con febbre e costipazione elevata delle vie aeree superiori. Passato questo periodo a marzo avverto problemi di udito all’orecchio sinistro (nervo uditivo). Ho perso il 30% dei decibel all’orecchio sinistro, inoltre ho stanchezza e gambe pesanti e nebbia mentale persistente. A luglio 2022 all’esame pneumologico il grafico della spirometria è molto scarso, ho difficoltà a respirare molto evidenti e quindi mi viene aumentata la terapia di 8 volte il dosaggio std asma con cortisone e Simbycort 320 2 mattina 2 sera. Miglioro con il respiro, ma una mattina di ottobre mi sveglio con forte dolore al ginocchio immotivato. Sentivo bruciare dentro il ginocchio che si era gonfiato molto, la gamba era immobilizzata e dolorante, tanto che ho passato 3 mesi con stampelle, antidolorifici, antinfiammatori e cortisone senza miglioramento. Dalle analisi sono risultati questi valori: Ves 73 e Pcr 5 ,32, ed è sorta l’ipotesi di un’artroscopia, quando 2 mesi dopo a dicembre 2022 mi si blocca anche la spalla sinistra. Avvertivo internamente forte dolore e praticamente mi era impossibile il movimento, mi viene quindi diagnosticata oligo atrite auto immune. Dalle analisi sono emersi anche il Lac positivo e Anca positivo, grazie a mia sorella faccio l’esame del dimero (2,79). Mi dicono ipotesi lupus anticoagulante e mi fanno partire con cardio aspirina (ero un atleta non fumatore normopeso dieta equilibrata di 46 anni e ora sto prendendo 25 mg decacortene, plaquenil, glutatione, vitamina D, bfxcr14 e dieta) sto un po’ meglio mi muovo meglio.

KILLER AZT

In attualità, poesie di quarantena, polverie o poesie on settembre 3, 2023 at 12:55 PM

robert rayford grethe rask rick wellikoff nick rock jack nau martin walker simon guzman chuck norris ron doud mark feldman ronnie weigart gaetan dugas michel foucault bobbi campbell sergio galeotti gregory richards giuanluca cuzzocrea nicholas eden rock hudson arndt von bohelen und halbach perry ellis ron cohn way bandy allen seth paul keenan mark connelly stephen berry jerry smith david summers fausto avoglio micheal gary koonsman douglas lambert masuzgo gwebe kaunda wladziu valentino liberace alan buchsbaun bruce svan paul popham charles ludlam nathan fain maurizio vitale jeoffrey s.chields alam atkinson micheal bennett thoma waddle geoge holt stewart mckinny leon hirszman copì jean michel basquiat hideyuki yano antonio lopez john holmes leonard matlovich paul cronan jean paul aron guy hocquengem olga gaevskaja warren casey maria carla cammarata sylvester robert longey richard barr brice chatwin robert mapplethrope griselda martinez gutierrez bernard marè koltes guillame garnier jeff duncan jean pierre miralles marco lemaire grecia enrico barzaghi keith haring roy halston frowick ryane white david kirby graig russel vito russo marco sann william o. jonhstone micheal shawan kim d’esrainville enrico coveri thierry roth platen roger wall renè brugel john griggs edward stierle jean mariè simon ronald wogaman jean claude hirschi jean paul baggioni gèrard maison richard dipplè bruno di donato michael kuehen claude de rosa alain leroi lee arsenault gonzalo rey de castro francis faure giovanni nicola lecce brad davis tony richardson jacques morali freddie mercury ryan thomas stuart chandler pier vittorio tondelli hervè guibert jean-perre jocker yves dangerfiel a.j antoon tina chow jean luc barzotti dominic le fer paul abelas bruna pedali herber daniel gilles barbedette gilles giovanni forti simon mizrahi vincent legret bernard julien franco rossellini michel pollack jean francois mettetal serge daneycarlos d’alessio peter allen jean michel mandopulos peter wadland kelvin coe gerhard bonher alison gertz tommy nutter michele la torre antony pekins alain vertadier denholm elliott graziano mancinelli francesco caracciolo ottavo mai jorge donn stephen harvey rudolf nureyev frank arnal arthur ashe amos gutman cyril collard anthony bowles louis franco carlos gimenez, avanti tutta nella lotta, anche per loro e per tutte le tante troppe vittime innocenti e inconsapevoli delle truffe criminali perpetrate dalla mafia “satanista” del cartello farmaceutico. La verità verrà a galla, giustizia sarà fatta, ovunque siate adesso, adesso sarete vendicati!

danneggiati da vaccino – federica angelini

In attualità on settembre 3, 2023 at 11:45 am

Sono Federica Angelini, fondatrice del Comitato Ascoltami.

Non ho molto da aggiungere alle immagini qui contenute

Qui sono riassunti più di 900 giorni di fuochi, edemi, dolori, parestesie e altro.

Tutto dalla notte dopo la prima ed unica dose di Astrazeneca.

900 giorni durissimi.

900 giorni di dolore fisico e morale a momenti insostenibile.

900 giorni passati a “ lavorare” h24 perché tutto questo non accada mai più, a nessuno.

A lottare perchè le istituzioni smettano di negare la nostra esistenza.

Perchè non mi venga più detto, come è accaduto in senato durante un colloquio con alcuni senatori, che “PER LO STATO ITALIANO NON SIAMO PREVISTI”.

900 giorni vissuti con la consapevolezza di tutto il male che ci è stato fatto.

Di tutto il male subito da chi è stato danneggiato.

Di tutto il male subito da chi non si è piegato patendo i più terribili soprusi .

Ho voluto con tutta me stessa il Comitato Ascoltami.

Ho creduto e credo nella possibilità che noi tutti, danneggiati o meno , insieme possiamo fare la differenza in un mondo violentato, tradito, messo in ginocchio, alla deriva.

Io brucio

Ma non solo di Astrazeneca.

Brucio di voglia di vivere

Di verità

Di passione

Di sorrisi

Di abbracci

Di sguardi e sensazioni

Di certezza che, finché avrò fiato, cercherò la luce e investirò in speranza, per tutti.

Vi voglio bene

Siate forti.

Tienimi lontano

In poesie di quarantena, polverie o poesie on settembre 2, 2023 at 11:48 am

tienimi, tienimi lontano

tienimo lontano

dai matti dai pazzi

dai fusi, dai fusi di testa

tienimi lontano

da mamma e papà

e da dieci fratelli

cresciuti a pane e senso dell’onore

tienimi lontano il dovere

tienimi lontano il piacere

tienimi, tienimi lontano

tienimi lontano

dalla cattiva strada

e dal buon esempio

dal nascere crescere morire

dal credere obbedire combattere

tenimi lontano dalle gioie e dai dolori

tienimi lontano dalle cattive amicizie

tienimi lontano dal ricordo dall’esperienza

dal bagaglio a mano

dalle chiavi in mano

dalle vite future

dalle vite passate, dalle vite presenti

tienimi lontano i comunisti col rolex

tienimi tienimi per mano

tienimi tienimi lontano

tienimi lontano dai problemi

tienimi lontano dai guai

tienimi distante le rotture di coglioni

le rotture di scatole, le rotture di palle

gli scassaminchia, i cacacazzi, i logorroici

tienimi lontano gli intellettuali

teinimi lontano dagli amori tossici

tienimi, tienimi lontano

tienimi, tienimi per mano

tienimi lontano

i bambini sotto l’età adulta

i pargoli i poppanti i lattanti i neonati

ma pure gli adolesceti i preadolescenti

tienimi lontano le piccole pesti

tienimi lontano le gravidanze

tutte le gravidanze

quelle indestiderate, ma pure tutte le altre

tienimi lontano dai tizi

che gli piace andare colla moto

tienimi lontano dai tizi

che gli piace truccare il motore alla macchina

tienimi lontano i medici

i medici vaccinatori gli anestesisti distratti

gli infermieri svogliati le guardie su di giri

i sacerdoti gli onorevoli gli esperti e i becchini

tienimi lontano gli sbronzi molestatori

tienimi lontano gli stronzi

e lasciami un po di soldi, un tetto sulla testa

qualche bacio sulla bocca

del tipo colla lingua

caffè, sigarette, un trancio di pizza margherita

la musica di Freddy Mercury, un gatto che vomita pelo

ecco, lasciala, la birra lasciala…

Danneggiati da vaccino – la testimonianza di Raffaella

In attualità on settembre 2, 2023 at 11:24 am

Danni post vaccino Covid: Raffaella Palese ha 45 anni e vive a Potenza, dove si occupava di onicotecnica in un centro estetico. Raffaella era un temperamento sportivo, adorava fare surfing, nuoto, pattinaggio, trekking nei boschi, dipingere e dedicarsi ai lavori creativi con colori acrilici, ma “il vaccino antiCovid, in poche ore, ha cambiato la mia vita”. Raffaella si scusa perché le sue vertigini sono così costanti che a volte è difficile tenere le fila di un discorso e mantenere la concentrazione.

Rassicuriamo Raffaella e ascoltiamo le sue parole, che trascriveremo, per raccontare all’Italia intera quanti concittadini si sono ammalati in seguito alla campagna vaccinale massiccia.

Grazie Raffaella per la sua preziosa testimonianza.

Grazie a voi che mi date, e ci date, voce.

Il 6 giugno del 2021 ho perso il controllo del mio corpo e della mia vita, in meno di dieci ore dalla prima dose del vaccino antiCovid Pfizer. Mi sono recata spontaneamente all’hub vaccinale, non avevo alcun motivo per non fidarmi e nessun pregiudizio verso la scienza e la medicina. Appena dopo l’inoculazione sono stata colta da un malessere mai provato: gli arti non rispondevano ai miei comandi, avevo vertigini e perdita di equilibrio, giramenti di testa, vista offuscata. Poi sono arrivati anche gli acufeni, dolori alla nuca e al volto, tensione muscolare e dolore al viso e in tutto il corpo, ritmi cardiaci e pressori sballati, debolezza, perdita di udito ad un orecchio, confusione mentale, difficoltà nella concentrazione. Il sintomo più invalidante e costante erano e sono tuttora le vertigini.

Il mio corpo era andato in tilt, non c’è espressione migliore per spiegare quello che mi stava succedendo. Alla mia famiglia dicevo che forse sarei morta, li avvisavo che non sapevo se ce l’avrei fatta.

Ha fatto presente questi sintomi ai medici vaccinatori dell’hub?

Mi sono recata dal medico di base, dai medici vaccinatori, da diversi specialisti. Tanti professionisti e una sola risposta: “lei è suggestionata, le prescrivo dei tranquillanti”. Nessuno mi credeva e rischiavo di perdere il lavoro senza la seconda inoculazione e il Green Pass. Così ho effettuato, stavolta piena di paura, la seconda dose, l’11 luglio del 2021, la quale mi ha dato il colpo di grazia acuendo tutti i sintomi. I dolori erano più forti, le vertigini non mi lasciavano un attimo. Ero diventata incapace persino di andare in bagno da sola. Avevo perso il mio corpo, la mia autonomia, mi ero trasformata. Non auguro neppure al mio peggior nemico un inferno come questo.

In uno stato come questo è difficile restare lucidi e non iniziare a credere di essere diventata pazza, perché non sono solo i medici a non crederti, anche conoscenti più o meno stretti, ti trattano come se vaneggiassi. Sono quasi arrabbiati per il fatto che questo vaccino, che hanno fatto anche a loro, possa rappresentare un pericolo! Ma io sapevo di non essere matta.

Mi sono rivolta a così tanti dottori: otorini, neurologi, fisiatri, fisioterapisti, endocrinologi, reumatologi, vestibologi, anche fuori dalla mia regione, in Puglia e Campania. Nelle mie condizioni non potevo neppure allontanarmi di più. Tutti i medici che ho incontrato non mi guardavano nemmeno negli occhi e mi prescrivevano ansiolitici e psicofarmaci. Dov’era finita quella scienza che si interroga a fondo e indaga finché non ha le prove per dimostrare ciò che afferma? Mi dicevano che avevo così tanti sintomi che non poteva esserci correlazione tra loro. E allora invece di cercarla volevano sedarmi!

Ho speso fior di quattrini che nessuno mi rimborserà, e soprattutto è andata in rovina la mia salute e una vitalità che nessuno potrà restituirmi. Se non mi aiutasse la mia famiglia sarei sola, abbandonata, senza cure, forse non sarei neppure viva.

Come sta oggi?

Oggi ho una diagnosi di danneggiamento al sistema neurovegetativo e nervoso centrale, dovuti a risposte autoimmuni alla proteina Spyke inserita con le due dosi. Sto meglio perché ho trovato dei medici competenti, professionali e anche umani, empatici, che hanno creduto al danno subito a causa del vaccino e che mi hanno consigliato di sottopormi ad ozonoterapia.

Ma purtroppo non posso lavorare, non posso guidare, non posso mai sentirmi sicura e al sicuro sulle mie gambe. E tutto è successo nell’arco di meno di dieci ore in quel 6 giugno. Mai prima nella vita avevo mai avuto uno dei sintomi che oggi mi tormenta.

Attendo ottobre con speranza, ho infatti fissato una visita in un centro che si trova in Molise.

Può dirci i nomi di questi medici che si sono fatti carico del suo stato clinico?

Purtroppo non posso dire i loro nomi perché tengo a tutelarli da un sistema sanitario e politico che sta facendo di tutto per ostacolare il loro lavoro e impedire alle persone colpite da effetti avversi di essere riconosciute e trattate. Per poter continuare ad aiutarci non possono esporsi.

Si è rivolta alle istituzioni competenti in materia come il Ministero della Sanità, o al presidente della sua regione, al sindaco?

Ho scritto ad AIFA e Vigilfarmaco ma nessuno mi ha risposto. E’ faticoso anche alzarmi in piedi da una sedia, lei non immagina quanto può essere difficile combattere per ottenere giustizia.

Che cosa pensa oggi della campagna vaccinale? Un virus molto pericoloso ha messo alle strette il sistema sanitario e il vaccino era l’unico antidoto a questo patogeno?

No, non è questo che è accaduto. Sto vivendo sulla mia pelle l’omertà dei medici, l’ottusità delle persone, il silenzio dei giornali, l’assenza assoluta del sistema sanitario nazionale. A volte ho paura che tutto questo sia il risultato di un piano volto a fare del male alla popolazione. Non credo ci vogliano morti, i morti non spendono denaro: credo che ci vogliano dipendenti dai medicinali, dai prodotti che ci vendono per il male che ci hanno provocato.

articolo di Giulia Bertotto

per QuotidianoWeb